Julien Favreau
Direttore del programma
Leggi tuttoJulien Favreau è il Direttore Artistico del Béjart Ballet Lausanne.
Nel corso della sua carriera ha interpretato numerosi ruoli iconici nei balletti di Maurice Béjart e Gil Roman come solista. È stato quindi appropriato che il Consiglio della Fondazione Béjart Ballet Lausanne lo abbia nominato Direttore Artistico ad interim, riconoscendo il suo profondo legame con l'opera del fondatore, il 1° marzo 2024, prima di confermarlo in questo ruolo di Direttore Artistico a partire dal 1° settembre 2024.
Vincitore del Prix des Étoiles de Ballet 2000 a Cannes nel 2006 e del Premio Positano "Léonide Massine" per la danza nel 2012, Julien Favreau ha studiato danza classica e contemporanea all'École Nationale de Musique et de Danse de La Rochelle sotto la direzione di Colette Milner. Entrò a far parte dell'École-Atelier Rudra Béjart nel 1994 e, l'anno successivo, notato da Maurice Béjart, entrò a far parte della compagnia. Da allora in poi, il Maestro gli affidò ruoli significativi creati appositamente per lui, in produzioni come Zarathoustra, Le chant de la danse, L'Amour-la-Danse, Elton Berg, La Route de la Soie, Enfant-Roi e Lo Schiaccianoci. Nei pezzi di repertorio, gli furono affidati diversi ruoli chiave come in La sagra della primavera, Ballet for Life, Serait-ce la Mort?, Brel et Barbara, Il flauto magico, Dibouk, Le Teck e Bhakti. Sotto la direzione artistica di Gil Roman dal 2007 in poi, ha assunto ruoli da solista nel repertorio della BBL, a partire dal famoso ruolo di "La Mélodie" in Bolero, ma anche in Light, Le Concours, Le Marteau sans maître, Sonate à 3, Béjart fête Maurice, La Nona Sinfonia, Un cygne d'autrefois se souvient que c'est lui e Wien, Vienna, nur du Allein. Julien ha anche partecipato alle creazioni di Gil Roman, come Casino des Esprits, Anima Blues, Aria, Tombées de la dernière pluie, t'M et variations... e Tous les hommes presque toujours s’imaginent. È apparso nei lavori dei coreografi ospiti della BBL come Andonis Foniadakis, Sthan Kabar-Louet, Tony Fabre, Marc Hollogne, Yuka Oishi e Valentina Turcu.
Julien Favreau è spesso invitato ai gala internazionali ed è stato il soggetto di un documentario diretto da Michel Dami nel 2005, "Julien Favreau, en attendant Zarathoustra", per la Télévision Suisse Romande.