© Jeanette Bak
Un coreografo dissotterra le proprie ossa, le scuote a fondo e le riordina: la nuova creazione di Akram Khan per Gauthier Dance riunisce estratti di cinque sue opere in un nuovo contesto contemporaneo. Il titolo, dal suono marziale, fa riferimento a una cerimonia di commemorazione dei defunti praticata in Madagascar, conosciuta come Famadihana, ovvero la “festa del rivoltamento delle ossa”. In questa tradizione, i morti vengono esumati ogni pochi anni e avvolti in nuovi teli di seta per onorarli e poi danzare con loro.
“Ho scelto queste scene con grande attenzione”, dice il coreografo, “perché sento che sono state le più ricorrenti nei miei pensieri durante tutta la mia carriera – che si tratti del nostro rapporto con la Terra, della vita e della morte, dell’umanità o della ricerca dell’identità. Questi estratti specifici riflettono il mio passato ma, ancor di più, riflettono ciò che sento in questo momento.” Tutte le scene sono state modificate e ora fanno parte di un ampio arco narrativo, un viaggio simile a quello del pezzo di Khan Vertical Road. In quell’opera, un’anima errante e solitaria ritrova l’umanità, la cui esistenza orizzontale e orientata agli obiettivi ella abbandona per intraprendere il viaggio verticale verso l’alto, nel mondo spirituale.
Le opere selezionate includono estratti da Jungle Book, Mud of Sorrow, Desh, ItMoi e Insirgents.
Artisti
Coreografo: Akram Khan
Danzatori: Bruna Azeredo de Andrade, Cedeno Cardoze, Andrew Cummings, Anneleen Dedroog, Karlijn Dedroog, Stefano Gallelli, Diana Isabel, Barbara Melo Freire, Garazi Perez Oloriz, Shai Ottolenghi, Luca Pannacci, Arnau Redorta Ortiz, Izabela Szylinska, Sidney Turtschi, Giovanni Visone,Chen-Chiang Wu, Yamamoto
Compositore: Aditya Prakash
Domenica 15 giugno 2025 - 19:30
Open Air Stage
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